INFRASTRUTTURE A SERVIZIO IMPRESE, MARSILIO: “APRIRE CANTIERI PRIMO PASSO PER POTENZIARE LOGISTICA DI CUI ABRUZZO HA BISOGNO”

ATESSA – “Per lo sviluppo infrastrutturale dell’Abruzzo la prima cosa da fare è aprire i cantieri. Siamo finalmente arrivati a definizione di una serie di progetti importanti, anche se recuperare decenni di ritardo nelle infrastrutture, non si fa in un giorno”.

Così Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, durante il primo incontro del tour di convegni dal titolo “Infrastrutture al servizio delle imprese”, organizzati da ARAP Abruzzo in collaborazione con Regione Abruzzo e Sangritana s.p.a.

“Siamo pronti ad aprire i cantieri sull’ultimo miglio ferroviario di Vasto e di Ortona – prosegue Marsilio – e sul potenziamento delle banchine di questi porti. Come cantiere è già attivo quello per realizzare il molo di Pescara. Stiamo per aprire anche i lavori sull’interporto di Manopello, su cui c’è un investimento di 10 milioni di euro per renderlo più funzionale. Abbiamo praticamente consegnato i lavori alla piastra logistica di Saletti, c’è ancora qualche ulteriore piccolo lavoro da poter aggiungere, ma la piastra è consegnata, collaudata nei tempi, anzi in anticipo rispetto ai tempi del cantiere. Sono stati appena appaltati i 24 milioni di euro per la piastra logistica di Fossacesia, c’è da fare una banchina lunga 750 metri che permette e treni merci di potersi fermare e caricare. E tutto al servizio delle aziende di questo territorio che hanno bisogno di una logistica potenziata perché l’Abruzzo odierno è un Abruzzo in cui le navi importanti non riescono ad entrare dentro i porti e devono andare a scaricare ad Ancona o a Napoli; devono portare con i camion le materie prime e riportali indietro quando sono prodotti finiti e lo fanno su strade, vecchie a volte di un secolo. C’è un grande lavoro da fare, abbiamo iniziato con le cose più importanti, ma certo continueremo lungo questo indirizzo”.

Una sintesi perfetta quella di Marsilio sullo stato attuale dei numerosi progetti portati avanti nel quadro strategico designato dalla Regione Abruzzo, e finalizzati ad accrescere la rete e la qualità infrastrutturale della regione, rendendola competitiva e più attrattiva.

Il primo appuntamento del tavolo di confronto si è svolto ieri, lunedì 31 luglio, ad Atessa, in Val di Sangro, un territorio ad alta intensità industriale su cui insistono importanti realtà produttive soprattutto dell’automotive, come Stellantis ed Honda, che sono fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo, ed è previsto anche nelle altre province abruzzesi.

Negli incontri sono coinvolte istituzioni e imprese del territorio ed è un momento utile alla condivisione di tematiche centrali nel tessuto produttivo territoriale e un’occasione per indirizzare le scelte strategiche che gli Enti dovranno effettuare nei rispettivi ambienti di competenza per poter rendere maggiormente efficaci i progetti in atto.

“È importante ragionare insieme agli imprenditori su come ottimizzare e potenziare le infrastrutture necessarie alle aree industriali – afferma Giuseppe Savini, presidente del CdA ARAP – e anche sulle prospettive rappresentate dai progetti già in campo per la produzione in loco di idrogeno verde, e più in generale sulla transizione ecologica. Dobbiamo ascoltare le imprese e metterci a servizio delle imprese”.

Il sistema infrastrutturale, non va collegato solamente al termine dei trasporti, dell’intermodalità, “anche se l’intermodalità oggi riveste un ruolo molto importante e si affianca a un ragionamento strategico per le imprese e per la competitività delle aree industriali che significa competitività delle imprese”, aggiunge Savini.

Come precisa Antonio Morgante, direttore generale ARAP, “con infrastrutture intendiamo sia quelle materiali che quelle immateriali. Le infrastrutture comprendono la parte energetica, con il FER e la produzione di idrogeno, la parte digitale con la banda larga e i servizi 4.0, la manutenzione e gestione della pubblica illuminazione, la manutenzione viaria con un piano straordinario e FSC, gli impianti di depurazione delle acque e i progetti masterplan per la portualità”. Tutte iniziative messe in campo dall’Azienda Regionale delle Attività Produttive che, dall’inizio del mandato nel 2020, ha provveduto a rifare l’illuminazione della zona industriale, ha avviato il progetto per rifare, entro il 2023, l’asse viario dei nuclei industriali con 186 km di strade, ha progetti per fornire impianti per la depurazione ai sistemi industriali, produrre idrogeno con un impianto fotovoltaico nella zona di San Salvo, oltre all’attuazione del progetto del porto di Ortona, con il prolungamento del molo sud e l’abbattimento del molo nord, e la programmazione del rifacimento di quello di Pescara.

Nel corso dell’incontro è intervenuto anche Alberto Amoroso, Ceo Sangritana Spa che ha spiegato la necessità di passare da trasporto su gomma a quello su ferro in quanto “con il bilancio 2022 abbiamo permesso il risparmio di circa 19.500 tonnellate di CO2 rispetto al trasporto su gomma. E i costi indotti, cioè i costi che tutta la collettività avrebbe speso in incidenti, ritardi, disastri stradale e quant’altro, sono valutabili con dei calcoli, precisi non inventati, per circa quasi 7 milioni e mezzo di euro”.

Centrale anche l’intervento di Mauro Miccio, Commissario Zes, Zona Economica Speciale, per il quale “l’economia del mare diventa per l’Abruzzo una grande area di sviluppo. Le potenzialità già ci sono: Ortona cresce nonostante difficoltà legate al dragaggio, e a Vasto, dove non ci sono per fortuna problemi di dragaggio, la realizzazione della banchina che porterà all’Adriatica, consentirà di collegare tutto il settore della Val di Sangro. Ricordo l’altro investimento importante in questa zona che è quello di Saletti, nel comune di Paglieta, e di Fossacesia presso la stazione di Fossacesia-Torino di Sangro dove ci sono binari di una lunghezza di 750 metri, cioè quasi un chilometro, dove potranno transitare i vagoni che vanno in tutta Europa.”.

Sono intervenuti anche Daniele D’Amario, assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo e Nicola Campitelli, assessore regionale con delega all’Energia. D’Amario ha evidenziato come l’Abruzzo, tra le sette regioni italiane più industrializzate, nei prossimi anni deve “conservare ciò che ha, per evitare delocalizzazioni verso l’est Europa e soprattutto attrarre nuove possibilità di sviluppo del territorio. Una sfida che si gioca attraverso l’implementazione delle infrastrutture, la sostenibilità economica e ambientale, ma soprattutto attraverso lo sviluppo delle competenze e l’aggiornamento delle stesse per favorire l’insediamento di nuove aziende nella regione”.

L’assessore Campitelli ha chiarito la necessità di una transizione ecologica e energetica: “Questa transizione deve passare attraverso un modello di sviluppo industriale e essere un’opportunità per il nostro territorio e per l’efficientamento energetico, attraverso la sostenibilità dell’energia con il fotovoltaico, l’idrogeno e le bioenergie”.

Una folta e interessata platea ha assistito al dibattito: presenti in sala anche Maria Assunta Iommi, e Gianni Cordisco, rispettivamente vicepresidente e consigliere d’amministrazione dell’Arap, oltre a imprenditori e rappresentanti delle imprese Stellantis, Honda, De Cecco e di altre realtà produttive del territorio. Armando Parozzi, vice direttore operativo dell’azienda produttrice di pasta conosciuta in tutto il mondo, è intervenuto salendo sul palco e sottoponendo all’attenzione delle istituzioni alcune problematiche relative alla necessità di implementazione delle infrastrutture per la zona di Fara San Martino, località in cui l’azienda ha sede.

Presente anche il consigliere regionale Mauro Febbo che ha focalizzato l’attenzione sul gap che c’era in l’Abruzzo per quanto riguarda la rete ferroviaria, che, come specifica lui stesso, “era qualcosa che gridava vendetta da anni e finalmente si è riusciti a metterlo al centro dell’attenzione del Governo nazionale e di RFI. Mi sembra che alcuni risultati siano stati raggiunti e soprattutto siano state messe in campo risorse importanti per la velocizzazione di un sistema ferroviario che può essere d’aiuto anche al turismo, altro campo su cui in Abruzzo finora non si era investito. Man mano questo ragionamento si è fatto, lo si è fatto bene secondo me, e i risultati stanno dando ragione, a cominciare da alcune iniziative che mirano ad uscire fuori dei confini regionali come l’accordo col Napoli calcio, la presenza del “giro d’Italia” che ha portato la regione nelle tv nazionali e gli accordi, finalmente conclusi, per la Film Commission. Credo che si stia lavorando alacremente per portare risultati sui territori, e i dati economici ci stanno dando ragione”.

Una giornata importante in cui il confronto è stato alla base dell’incontro e come sottolinea Romeo Ciammaichella, responsabile internazionalizzazione ARAP “il maggior risultato è quello della collaborazione tra enti, la collaborazione sinergica, che vuole rispondere a un obiettivo: modernizzare questa regione e renderla resiliente nei tempi che viviamo. Siamo veramente contenti perché tanti enti, strumentali e Regione, che si mettono insieme in un periodo veramente così strategico e importante, quale applicazione del PNRR, ma anche la possibilità di recepire altri fondi e spenderli bene, sicuramente deve vedere questo tipo di alleanze, questo tipo di collaborazione. Altrimenti rischiamo veramente di non essere pronti, alla famosa data del 2030, non farci trovare pronti e avere un tessuto industriale che non riesca a mantenere le buone caratteristiche che ha oggi”.

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